Un passaggio fondamentale nella crescita del bambino è l’addio al pannolino. Lo spannolinamento è un passaggio delicato, che per alcuni bambini può essere addirittura traumatico. Ma niente paura: con i nostri dieci consigli per lo spannolinamento facile, tutto sarà semplice 🙂

Spannolinare: scegli il momento giusto

Chi ben comincia è a metà dell’opera e mai detto è più azzeccato come in questo caso. Capire quando il bambino è pronto a dire addio al pannolino è il primo passo per un passaggio al WC rapido e indolore.

Ma come si fa a capire quando il bambino vuole togliere il pannolino? Per prima cosa fidati del tuo istinto. Se sei tu a prenderti principalmente cura del bambino, saprai entrare in sintonia e capire i suoi scatti evolutivi. E poi prova ad osservare alcuni segnali:

  • al momento del cambio trovi spesso il pannolino asciutto e pulito?
  • il tuo bambino osserva con curiosità quando i membri della famiglia vanno in bagno?
  • è in una fase in cui vuole “sentirsi grande” e ama fare le cose da solo?
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Dire addio al pannolino è un momento di grande crescita per il bambino. Accompagniamolo con dolcezza 🙂

L’età conta… fino ad un certo punto 🙂

La finestra temporale in cui solitamente si toglie il pannolino va dai 18 ai 36 mesi. I casi in cui un bambino abbandona prima dei 18 mesi il pannolino sono molto rari ma non impossibili. Spesso questi bimbi sono accompagnati da un percorso di EC, Elimination Communication.

Oltre i 36 mesi, vale a dire i tre anni, è possibile che si protragga l’uso del pannolino nelle ore notturne ma sarebbe auspicabile che il bambino arrivasse alla scuola dell’infanzia pronto ad usare correttamente il WC.

Vale la pena ricordare che ogni bambino è diverso e che queste sono indicazioni di massima: il tuo pediatra potrà darti rassicurazioni sul corretto sviluppo del bambino e tu saprai certamente quando sarà il momento giusto 🙂

[…] Passano gli anni e aumenta sempre più l’età in cui si abbandona il fatidico pannolino. Quando non esistevano i pannolini usa e getta tutti i bambini di due anni usavano tranquillamente il vasino; oggi si fabbricano (e si vendono in gran quantità) pannolini di misura king size. Osservo perplesso e mi chiedo: non è che di questo passo porteremo pannolini dalla culla… alla bara? Intanto siamo già al pannolino “modello scuola materna”…

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Vincenzo Calia

Pediatra, giornalista e fondatore di UPPA

In primavera/estate è meglio!

Se il tuo bambino è pronto, se ha raggiunto uno sviluppo adeguato e se noti tutti i segnali che è arrivato il momento giusto, la bella stagione può darti una mano. Questo per molti motivi:

  • può capitare che il bambino si faccia la pipì addosso: con il caldo non prenderà freddo
  • indossando meno vestiti rispetto l’inverno, sarà molto più semplice per lui spogliarsi e rivestirsi una volta arrivato al vasino
  • “incidenti” di percorso in giro per casa sono lavabili e asciugabili in maniera molto più veloce d’estate 🙂
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Per ogni bambino il momento giusto arriva in periodi diversi. È importante notare i segnali che indicano che il bambino è pronto.

Se queste sono le due stagioni ideali per spannolinare questo non significa che i bambini vadano forzati: è pieno di bambino che hanno salutato il pannolino in pieno inverno!

Notte e giorno non sono uguali!

Di giorno il bambino controlla gli sfinteri usando maggiormente la propria volontà. Questo significa che l’andare in bagno è un’attività legata alla razionalità. Di notte ciò non avviene, quindi occorre aspettare che il bambino abbia il fisiologico controllo degli sfinteri.

Questo controllo arriva con la crescita naturale del bambino: spesso lo spannolino notturno è più lungo di quello diurno, a volte coincidono e a volte ancora lo precede.

Quindi quando provare a togliere il pannolino durante la notte? Puoi farlo quando noti che per alcune notti il pannolino rimane asciutto!

Spannolinamento e pannolini lavabili

Usare i pannolini lavabili velocizza il passaggio al vasino?

È sentimento comune che la risposta sia sì. Sono varie le ragioni: la prima è che i pannolini lavabili lasciano la pelle leggermente più umida e il bambino riesce a collegare più facilmente lo stimolo alla sensazione di bagnato. I gel chimici che compongono gli usa e getta invece non permettono questo passaggio.

Inoltre i pannolini lavabili permettono al genitori di entrare maggiormente in sintonia con il bambino. Con la crescita sarà magari necessario adattarsi a maggiori o minori pipì, cambiando tipologie e materiali degli inserti assorbenti. Si capirà quindi prima quando è arrivato il momento giusto!

Ci vuole calma… e sangue freddo!

Per il tuo bambino dire addio al pannolino non è facile. È la sua comfort zone, ci è abituato e… a lui spesso va bene così! Pensa se succedesse il contrario e dovessi usare tu il pannolino, dicendo addio al WC: non sarebbe facile, non è vero?

Quindi uno dei segreti per uno spannolinamento di successo è rafforzare positivamente i successi di tuo figlio ed evitare di sgridarlo o di innervosirti per gli insuccessi. Come si traduce in concreto questo? Non accusare il tuo bambino se manca l’appuntamento con il vasino e invece lodalo e batti le mani felice quando la cacca e la pipì centrano proprio il vasino!

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Le mutandine trainer favoriscono il passaggio dal pannolino al vasino. In foto, mutandine Lil Learnez.

Lo so, è tutto facile a parole, ma poi nella vita di tutti i giorni dobbiamo fare i conti con la stanchezza e il nervosismo. Per questo è importante che mamma, papà, nonni ed educatori siano coinvolti in questo passaggio: l’unione fa la forza!

Evitiamo la confusione!

I bambini amano la routine e la ripetitività. Hanno bisogno di sicurezze e odiano la confusione: per questo motivo se avete deciso di eliminare il pannolino, deve essere una decisione ponderata e definitiva. Evitate di mandare il bambino con il pannolino dai nonni, per poi toglierlo a casa e rimetterlo al nido. Coinvolgete chi si prende cura del bambino in questa scelta e dettate una linea comune. Risparmierete un sacco di tempo!

Cosa mi serve per lo spannolinamento?

Molti bambini temono il water: per loro è grandissimo e altissimo, si sentono insicuri e… sappiamo anche noi come tensione e stipsi siano collegati 🙂

Si può ovviare a questo problema acquistando un vasino e lasciandolo a disposizione del bambino. Non deve diventare un gioco, ma deve essere accessibile ogni volta che lo desideri. Familiarizzando con questo oggetto misterioso sarà per lui più facile iniziare ad usarlo, essendo poi della sua taglia. In commercio se ne trovano molti, da quelli in bioplastica ecologica a quelli comodi come un trono 🙂

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Gradino, vasino, riduttore: questo orsetto ha una mamma stra-attenta e prontissima!

Se pensi che il vasino non faccia al caso tuo, esistono sul mercato dei riduttori che rimpiccioliscono l’asse del water, rendendolo utilizzabile per il bambino. In questo caso risulta molto utile procurarsi un gradino per favorire l’autonomia del bambino.

Mutandine trainer: cosa sono e a cosa servono

Un altro accessorio utile sono le mutandine trainer o allenatrici. Si tratta di mutandine “rinforzate” da un cavallo assorbente. Hanno principalmente scopi:

  • tamponano incidenti di percorso, evitando che il bambino sia mortificato dal non essere riuscito ad arrivare in tempo al vasino
  • favoriscono l’autonomia del bambino: si alzano e abbassano esattamente come una mutandina normale, in maniera molto più veloce del classico pannolino
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Le mutandine trainer sono un ibrido fra mutandina e pannolino. In foto, mutandina Grovia My Choice.

Non sono magiche e facendole indossare al tuo bambino non velocizzerà il passaggio al vasino. Sono però molto utili e rendono questo passaggio meno traumatico per il bimbo… e per il genitore 🙂

La psicologia aiuta!

Per il bambino il passaggio al vasino può essere naturale e veloce come può essere piuttosto traumatico. In special modo per quanto riguarda le feci: per il bambino la cacca è una parte del corpo e vederla cadere e portare via dallo sciacquone non è facile!

Ecco un piccolo trucco: diciamo al bambino che la sua cacca va a nutrire i pesci. Tutti i bambini amano dare da mangiare agli animali e… il trauma del distacco sarà improvvisamente meno brutto 🙂

Stare seduti ad aspettare lo stimolo giusto può essere stressante per il bimbo: lasciare a sua disposizione un gioco o un libricino speciale, che trova solo in quel momento, può aiutarlo a trovare interessante un’attività altrimenti noiosa e ripetitiva per lui. Ricordiamoci sempre che non ha un profilo Facebook da controllare mentre è seduto 😀

Un altro piccolo trucchetto: evita le domande dirette alle quali il bambino possa rispondere con un secco “no!”. Molto meglio dire “Dai che andiamo a fare la pipì!” piuttosto che chiedere “Ti scappa la pipì?”. Mai nessun bambino al mondo smetterebbe di giocare per rispondere “SI!”

Coinvolgere e gratificare, i due verbi dello spannolinamento!

Coinvolgere il bambino nella scelte delle sue future mutandine, magari colorate e alla moda, lo farà sentire importante e gli darà un’ulteriore motivazione per impegnarsi al massimo. Non solo: molto spesso i bambini non vedono l’ora di diventare grandi e potrai giocare con lui su questo aspetto. Dire addio al pannolino è VERAMENTE una cosa da grandi!

Ricordati sempre di gratificare, anche in maniera molto palese, ogni successo del bambino. Mi ricordo ancora gli applausi alla prima cacca nel vasino dei miei figli: nemmeno alla prima alla Scala ci sono stati applausi così scroscianti!

Autore

Sono l'orgoglioso papà di Mattia ed Emanuele e il felice marito di Sara. Sono anche il co-proprietario di Ecobaby. Amo la mia famiglia e il mio lavoro. Che altro potrei desiderare di più?

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