Avete mai sentito parlare dei travasi? Quei giochi in cui il bambino deve spostare acqua o piccoli materiali da un contenitore all’altro? Ebbene questa attività, ideata da Maria Montessori, rientra in quelle che lei definiva di “Vita pratica”. Ma all’interno di questa categoria non ci sono solo i travasi, attività fondamentali per i bambini in età prescolare per poter esercitare la motricità delle manine, bensì molte altre. Andiamo a vedere quali!
La vita pratica
In sostanza le attività di vita pratica non sono altro che tutte quelle mansioni quotidiane che il bambino vede svolgere fin da piccolo: spazzare, spolverare, stirare, lavare, cucinare, ecc…
Ma perché riproporle anche ai bambini? La risposta, anzi le risposte, sono semplici. Sono attività che fanno lavorare le manine, elemento che Montessori riteneva fondamentale per la formazione dell’interiorità del bambino. Ma non solo. Oltre a favorire una corretta presa delle dita e aumentare la scioltezza del polso, queste attività mettono a contatto il bambino con la realtà, cosa fondamentale in un’era dove lo stimolo tecnologico è sempre più alto. Le attività di vita pratica sono alla base della pedagogia montessoriana ed è bene che siano proposte ai nostri bambini anche da noi genitori. Ma in che modo?
Prima di tutto dobbiamo tenere ben presente che il nostro obiettivo, quando presentiamo al bambino queste attività, non deve essere quello di insegnare a svolgere l’attività di pulizia bensì di spronare la sua intelligenza, di soffermarsi su quello che esce dalla sua mente nel muovere la mano e, in una visione più ampia, di aiutare la vita a svilupparsi, come sosteneva Montessori. Quindi niente stress per il bambino ma solo tanto divertimento!
Non solo travasi
Se è vero che le attività di vita pratica non si limitano ai travasi, andiamo a conoscere le altre!
- Pulizia: avrete sicuramente notato come al vostro bambino piaccia aiutarvi con i lavori domestici. Affaccendarsi in queste mansioni lo rende felice perché si sente coinvolto nelle faccende della famiglia, gli permette di muoversi (in un periodo, quello dei 2-4 anni, in cui il periodo sensitivo del movimento è al massimo) e lo diverte molto. Allora perché non lasciarci aiutare! Ricordiamoci che, come scriveva Montessori:
“Gli oggetti che servono per la vita pratica […] sono gli oggetti in uso dove vive il bambino, costruiti però appositamente nelle proporzioni adatte al piccolo uomo”
(La scoperta del bambino, p. 93)
Questo significa che dobbiamo fornire al bambino gli strumenti giusti per poterci aiutare: realistici, ma proporzionati alle manine del bambino. Ecco quindi che un kit per la pulizia con una scopa, un mocio e uno spolverino di piccole dimensioni andranno benissimo.
Ricamo: ebbene sì, anche le attività creative rientrano nella vita pratica! Possiamo iniziare con un telaio in legno con i buchi abbastanza larghi da permettere al filo di passare senza l’ausilio dell’ago per poi offrire, in un secondo momento, delle immagini stampate da completare con il filo. I disegni non devono essere troppo complessi ma più sono simpatici più sarà piacevole per il bambino utilizzarli.
Telai: Montessori ha ideato i cosiddetti “telai della allacciature”, telai quadrati di legno con attaccati due lembi rettangolari di stoffa sovrapponibile. Ogni telaio presenta una chiusura diversa (zip, bottoni, clip, lacci). Per noi genitori che non possiamo utilizzare il vero materiale montessoriano ma che, tuttavia, desideriamo ad esempio insegnare al nostro bambino come allacciarsi le scarpe, è possibile ricorrere a dei giochi pensati appositamente a questo. Una scarpina in legno con i lacci con cui il bambino può esercitarsi diventa un gioco utile e sfruttatissimo.
Giardino: l’aria aperta è il luogo in cui i bambini stanno con più piacere e aiutarci con il giardinaggio è per loro fonte di grande entusiasmo! Offriamo loro gli attrezzi necessari per bagnare le piante, piantare i semini, rastrellare la terra. Li vedremo felici e soddisfatti!