Il bagnetto rientra tra le primissime routine della vita di un neonato ed è un appuntamento che lo accompagnerà per tutta la sua crescita.
Il momento del bagno non si limita solamente all’igiene, ma risulta prezioso per tanti fattori: l’immersione in acqua richiama l’esperienza intrauterina del neonato, il contatto con l’acqua stimola il rilassamento ad ogni età (non a caso si consiglia di inserire il bagno nella routine serale dei bambini) e non da ultimo questo ambiente può diventare scenario di svariati giochi che hanno come denominatore comune proprio l’acqua.
Di cosa parla l'articolo
Bagnetto: amore a prima vista?
Non sempre è amore a prima vista con il bagnetto! Per i bambini che faticano a gradire questo momento è fondamentale che venga loro proposto gradualmente e che le persone che propongono il bagnetto si dimostrino sereni, trasmettendo con il corpo, la mimica facciale e le parole tutta la loro tranquillità.
Una buona idea può essere quella di inserirlo all’interno della routine giornaliera, così che sia un momento prevedibile e sempre più familiare; anche fare il bagno immergendosi insieme a mamma o papà può rivelarsi di aiuto.
Inoltre la proposta di alcuni giochi, scelti ad hoc a seconda dell’età e dei gusti personali del bambino, può rendere più piacevole questo appuntamento.
Giochi in acqua
Una volta che il bagnetto diventa un momento gradito emerge tutta la sua potenzialità: il tempo in immersione permette infatti al bambino di scoprire il suo corpo in azione in uno spazio diverso e di esplorare un elemento nuovo come l’acqua.
A seconda dell’età si possono fare proposte ludiche differenti.
Per i più piccoli si può cominciare con semplici giochi di grandi dimensioni, ancor meglio se galleggianti. Abbiate cura di scegliere degli oggetti che non abbiano una superficie liscia: la presenza dell’acqua rende tutto naturalmente più scivoloso, pertanto materiali o forme che facilitano la presa renderanno più efficace la manipolazione e incentiveranno l’esplorazione.
Esistono anche dei giochi da bagno che uniscono il piacere di trovarsi immersi nell’acqua con la necessità di trovare sollievo per l’uscita di qualche nuovo dentino… Ecco quindi i massaggia-gengive da bagno: perfetti da succhiare e mordicchiare, ma al tempo stesso pensati anche per galleggiare in acqua. Questi prodotti rientrano perfettamente nella routine del bagnetto durante tutte le fasi della dentizione e grazie alla loro versatilità possono continuare ad essere utilizzati anche in altri momenti.
Quando il bambino diventa via, via più grande il suo gioco evolve spontaneamente e anche l’appuntamento del bagno può diventare lo scenario per nuovi momenti ludici.
Nella fase dei travasi perché non proporre dei contenitori per provare e riprovare a versare l’acqua dentro e fuori, continuando all’infinito proprio come più piace fare ai bambini? Una variante interessante di questo gioco è offerta dai set da travasi con forme differenti e con diverse forature: grazie a questi materiali viene stimolata l’osservazione, promossa la sperimentazione e allenata la capacità logico-intuitiva dei più piccoli.
Un’altra importante tappa nello sviluppo psicomotorio coincide con la comparsa del gioco del “far finta”: anche in questo caso è possibile replicare il gioco nella routine del bagnetto, fornendo al bambino alcuni personaggi ed oggetti per sviluppare nuove storie… a prova di schizzi!
La lista dei giochi da fare in acqua è infinita: ci sono i libretti impermeabili per una lettura in immersione, i giochi con i getti di acqua, gli attrezzi da attaccare con le ventose sulle piastrelle, le bambole con cui condividere la routine… Talvolta poi non servono oggetti extra: i bambini si sanno divertire semplicemente schizzando l’acqua, battendo forte i piedi o soffiando tra la schiuma! Anche occuparsi della propria igiene personale, imparando a insaponarsi le varie parti del corpo e poi a risciacquarsi, risulta una tappa nelle autonomie della cura di sé di enorme importanza.
Insomma la vasca da bagno è un’ottima palestra: per il gioco e non solo!
Meglio non fare caos!
Come per i momenti di gioco “sulla terra ferma”, anche in acqua è bene rispettare la regola semplice di proporre uno o due giochi al massimo. In questo modo si eviterà la sovrastimolazione del bambino, che spesso crea solo confusione e ostacola l’esplorazione attiva del gioco.
Inoltre in acqua acquista ancor di più importanza la possibilità di movimento del corpo nello spazio e la presenza di troppi giochi limiterebbe questa sperimentazione ricca di potenzialità.
Naturale, è meglio!
Un’altra buona indicazione che è sempre valida e acquista ancor più importanza durante il bagnetto, ovvero in una situazione in cui i giochi entrano in contatto con la pelle nuda del bambino, è quella di scegliere giochi con materiali naturali. Affidarsi a prodotti certificati, che riservano una particolare cura nella selezione dei materiali, è garanzia della sicurezza dei giochi e della loro conservazione nel tempo. Fate attenzione in particolare alla tipologia di coloranti dei giochi, che siano cioè a base naturale così da non risultare pericolosi per la pelle dei vostri bambini o per gli eventuali mordicchiamenti dei piccoli esploratori che portano tutto alla bocca.
Un’ultima importante segnalazione sempre a tema sicurezza riguarda la presenza di fori nei giochi: scegliete prodotti a stampo unico o comunque realizzati appositamente senza alcun foro. Nei fori infatti si può facilmente annidare lo sporco o possono rimanere dei residui di acqua, diventando così la dimora perfetta per le muffe!
Pronti, bagnetto…via!
In conclusione non c’è una regola per il bagnetto perfetto, né un kit standard pronto all’uso. Si tratta di un momento prezioso da creare su misura del vostro bambino: fatevi guidare da lui, dalle sue caratteristiche e dai suoi interessi, cercando dei giochi che rispondano a tutti questi criteri e che rendano il momento del bagno una scoperta continua!
