Autore

Valentina Gaggiato

Sono mamma di tre ragazzi: Gabriel, Gioele e Nina. Mi occupo di allattamento perché… non ho allattato il mio primo figlio nonostante lo desiderassi moltissimo. Non ho ricevuto sostegno e aiuto competente, ho allattato tre mesi con l’aggiunta e poi ho smesso. L’allattamento sereno e per lungo tempo degli altri figli mi ha immerso in un mondo nuovo e sono rimasta affascinata da come l’allattamento sia molto più che nutrire, di come potenzi le competenze genitoriali ed aiuti i bimbi ad esprimere tutto il loro potenziale psico-fisico-sociale. Per questo sono a disposizione per aiutare, ascoltare e comprendere ogni donna che desideri allattare (ma anche per quelle che consapevolmente decidono di ridurre o smettere). Sono consulente allattamento dal 2006 e nel 2009 mi certifico come IBCLC, da oltre 15 anni conduco corsi su allattamento, introduzione cibi complementari, sonno, ecc. modero gruppi di sostegno, formo mamme alla pari e operatori sanitari, sono docente del corso di formazione “Farmacia Amica dell’allattamento” del Melograno

Come spesso accade, parlando di allattamento si usano le parole sbagliate. Infatti sgombriamo subito il campo dai malintesi: noi non parliamo di allattamento “in pubblico”, noi preferiamo chiamarlo allattamento alla luce del sole o “open air”. Non ci piace quel “in pubblico” che per chi non è del mestiere fa pensare ad una forma di esibizione. Di cosa poi non si sa visto che quando una donna allatta non si vede proprio nulla? Mamma Sara simpaticamente affermava: “Si vedeva più seno nella mia scollatura del sabato sera quando era ragazza!”Non ci sarebbe nulla da dire riguardo l’allattare in pubblico in una cultura “normale”, una cultura in cui l’allattamento è visto semplicemente per quello che è: l’atto di nutrire il proprio figlio. Quando un bambino è attaccato al seno, del seno, non si vede nulla 🙂 Il seno non è un oggetto! Una cultura dove il seno non è un “oggetto”…