Sta arrivando il vostro bimbo e siete alle prese con la preparazione di tutto l’occorrente? State cercando tra negozi e siti internet i primi giochi da potergli offrire?  È molto probabile che durante questo girovagare, vi siate imbattuti nei mobiles (meglio conosciuti con il nome di giostrine). Non si tratta propriamente di un gioco ma è sicuramente il primo stimolo che possiamo dare al neonato. Andiamo a vedere quali sono i più conosciuti ma, soprattutto, quali caratteristiche devono avere per svolgere il loro lavoro.

I mobiles

I mobiles, conosciuti più semplicemente con il termine giostrine, sono degli oggetti che vengono generalmente appesi sopra alla culla o al lettino del bambino e servono per sviluppare la vista, a mettere a fuoco un oggetto e a percepirne i colori e la profondità seguendone i movimenti.
I mobiles devono essere appesi a una distanza di circa trenta cm dal viso del bambino, in modo che riescano ad essere messi a fuoco senza tuttavia essere toccati, così da permettere una visione chiara ma senza pericolo. Dovrebbero essere sostituiti ogni due – tre settimane seguendo la crescita e lo sviluppo del bambino.
All’inizio si utilizzano forme semplici e si prediligono il bianco e il nero. Man mano che il bambino cresce si offrono forme più complesse e colori più vivaci. La cosa importante da ricordare è che vanno proposte solamente quando il bambino è sveglio e attivo e, a differenza di quanto scritto sopra, il luogo in cui andrebbero appese non è sopra al lettino bensì nell’angolo gioco, o sopra al fasciatoio, per rendere più gradevole il momento del cambio. Il loro scopo, se ci pensiamo, non è quello di far addormentare il bambino, impresa ardua se lo eccitiamo con elementi nuovi, bensì’ quello di offrirgli uno stimolo visivo che catturi la sua attenzione e stimoli l’osservazione.

Le più conosciute

Tra i mobiles quattro vantano sicuramente di essere i più conosciuti e utilizzati: il mobile di Munari, quello degli ottaedri, di Gobbi e dei ballerini.

giostrina montessoriana munari 1024x681

Il primo ad essere proposto al bambino è il mobile di Munari, che deve il suo nome all’artista e scrittore italiano molto affine agli ideali filosofici e pedagogici di Maria Montessori. Grazie alle semplici forme geometriche in bianco e nero e alla piccola sfera trasparente che riflette la luce, è l’unico mobile che il neonato, intorno alle due – tre settimane, è in grado di osservare.

Verso la sesta settimana di vita, quando la vista del bambino inizia ad essere più definita, è possibile proporre il mobile degli ottaedri, composto da tre forme geometriche tridimensionali dei colori primari, rosso, giallo e blu.
Il mobile di Gobbi, invece, è costituito da cinque sfere uguali sia per dimensione sia per colore, ma di diverse tonalità. Le sfere sono rivestite da filo da ricamo e sono appese al sostegno con un filo anch’esso in gradazione, dal più corto al più lungo. Si avrà quindi la sfera con il filo corto della tonalità più chiara, mentre quella con il filo più lungo presenterà il colore più scuro. Questo mobile è stato ideato da un’allieva di Montessori e si può appendere verso le otto settimane del bambino.

giostrina in legno plan toys
Questa giostrina in legno Plan Toys è ideale come attività a partire dalle 8 settimane.


Il mobile dei ballerini, infine, è l’ultimo che viene proposto, intorno ai tre – quattro mesi. Viene così chiamato perché è composto da quattro figure di carta lucida che, muovendosi con il passaggio dell’aria, sembrano proprio dei ballerini che danzano.

Sì al fai da te, ma con criterio!

Le giostrine sopra descritte si possono comprare già pronte o ci si può cimentare nella loro costruzione grazie ai molti tutorial facilmente reperibili nel web. Ma sono veramente le uniche che si possono offrire al neonato? In realtà no! Ne esistono alcune che, pur non avendo particolari studi alle spalle per quanto riguarda l’ideazione, sono altrettanto valide e belle. L’importante è saper scegliere. No alle giostrine in plastica, quelle che si trovano nei negozi più comuni di articoli per la prima infanzia. Spesso troppo colorate, nonché caotiche dal punto di vista sonoro, hanno un funzionamento meccanico che le fa muovere in modo troppo veloce per essere colte dall’occhio del bambino.
Meglio indirizzarsi quindi verso giostrine in legno, possibilmente con forme semplici e colori in tonalità pastello. Oppure scegliamo quelle realizzate in feltro, il cui unico movimento è dato dal vento.

Giostrina in feltro Baby Bello
Le giostrine in feltro si muovono solamente con l’aria della stanza e sono un ottimo stimolo per il bambino.

Un’altra alternativa è crearle da sé, usando un supporto in legno o bambù e prediligendo elementi naturali come piume, foglie, oggetti metallici che tintinnano, pom pom di lana, stoffa colorata. Non eccedere negli oggetti da appendere è fondamentale poiché l’eccesso non permette al bambino di catturare l’immagine dei singoli elementi e non facilita la messa a fuoco.
Qualunque giostrina sceglierete ricordate che l’importante è che sia priva di suoni e luci, che non sia di plastica e che non abbia colori accesi ne forme troppo complesse.

Autore

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.