Avrai sicuramente già letto o sentito parlare dell’importanza dell’allattamento al seno. Negli ultimi anni si sta (ri)scoprendo l’importanza di questa pratica e in questo articolo abbiamo raccolto tutte le informazioni che ti aiuteranno ad allattare serenamente e a lungo, senza ansie. Bene, iniziamo 🙂

Perchè allattare

La maggior parte delle donne desidera intensamente allattare il proprio bambino una volta nato. L’allattamento rappresenta infatti un proseguimento del profondo legame instaurato con il bambino mentre era nel ventre materno, il proseguo biologico della gravidanza.

Per molte donne è la naturalità del gesto ad attrarre, l’intensità della relazione che si coglie mentre mamma e bambino allattano (è uno scambio: non è solo la madre ad allattare!).

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Altre mamme e papà apprezzano dell’allattamento la praticità e comodità, la libertà di movimento e la possibilità di mantenere una normale vita sociale: il latte della mamma è sempre pronto all’uso, alla giusta temperatura, racchiuso in un contenitore ecologico e dal design… accattivante 😛

Dimenticavo: è anche gratuito!

I benefici per la salute

Sono sempre più le scoperte riguardo gli innumerevoli benefici dell’allattamento.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda l’allattamento esclusivo sino ai 6 mesi e con l’aggiunta dei cibi solidi sino a che mamma e bambino lo desiderano.

Ma cosa comporta non allattare i bambini? Il mancato allattamento espone a maggior rischio di innumerevoli patologie mamma e bambino (anche nel mondo occidentale). Per il bambino aumentano i rischi legati a: infezioni del tratto gastrointestinale, infezioni delle alte e basse vie respiratorie, SIDS, asma e allergie atopiche, tumori infantili tra cui leucemie, obesità, diabete di tipo 1 e 2 per citare le più importanti.

Per la madre allattare diminuisce il rischio di: emorragia post parto, tumori al seno e alle ovaie, problemi cardiovascolari, diabete tipo 2, osteoporosi in età avanzata. Allattare aiuta la donna a ridurre lo stress, instaurare un saldo legame con il bambino, recuperare più in fretta il peso forma. 

Altri sono i vantaggi dell’allattamento dal punto di vista cognitivo, emotivo, familiare e sociale tenendo presente che non vanno dimenticati i  fattori genetici, le cure e attenzioni familiari che il bambino riceve e i fattori socio-economici.

Attenzione però: se per qualche motivo non hai potuto allattare sappi che puoi fare molto coccolandolo e mantenendo un alto contatto fisico con il tuo bambino!

Perché NON si allatta

Abbiamo visto gli innegabili vantaggi dell’allattamento. Ma davvero tutte le donne riescono ad allattare?

Purtroppo no. I tassi attuali ci dicono che sono davvero poche le donne che riescono ad allattare esclusivamente sino a sei mesi e con l’aggiunta dei cibi complementari sino a due anni ed oltre. Le motivazioni sono molte e complesse, ambientali e sociali.

Vanno dalla scarsa conoscenza dell’allattamento al poco aiuto qualificato ed efficace che le donne ricevono nell’avvio e nella gestione dell’allattamento, passando per tutte le persone che la donna ha accanto che, spesso involontariamente, minano la fiducia della neo mamma. Manca una società dove l’allattamento sia la norma culturale, dove il timore di viziare non interferisca con l’allattamento. Una società che riponga fiducia nel sentire e nelle competenze materne, che aiuti le madri a scoprire i loro istinti e a mettersi in ascolto dei propri bambini.

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Purtroppo sono molte le donne che non riescono ad allattare, spesso a causa di limiti sociali delle persone che stanno loro accanto.

Le donne spesso vivono con “senso di colpa e di perdita” il mancato allattamento. Ricordiamo che non è mai colpa solo della donna ma di tutta la società che le sta attorno!

Sono molte le cose che puoi fare per preparare terreno fertile all’allattamento! Informarti sin dalla gravidanza, creare la tua rete di sostegno, metterti in contatto con una Consulente Professionale IBCLC (ti spiegherò più avanti cosa significa questa sigla) può fare la differenza per il tuo allattamento. E inoltre puoi continuare a leggere questo articolo, troverai alcune informazioni di base che ti saranno certamente utili.

Come si produce il latte

Attaccare il bambino nelle prime ore dopo il parto e a richiesta nel periodo successivo garantisce una adeguata produzione di latte a tutte le donne (esistono e sono rari i casi in cui ciò non avviene per problematiche particolari, contatta una IBCLC se hai problemi di produzione che non si risolvono con le tecniche comuni).

È basilare però che il bambino poppi efficacemente perché se il seno non viene drenato la produzione ne risente, cerchiamo di capire in parole semplici e comprensibili perché. 

Immagina il tuo seno come una fabbrica con un reparto “produzione” e uno di “stoccaggio”. Se il tuo magazzino viene “svuotato” quasi per intero e molto di frequente la tua fabbrica aumenterà gli operai al lavoro per cercare di avere sempre del latte pronto nel caso qualcuno o venisse a richiedere. Se invece il tuo “magazzino” rimane spesso pieno la tua fabbrica “licenzierà” gli operai.

Nel nostro seno vi è un ormone chiamato FIL – Feedback Inhibitor of Lactation – che serve proprio a questo. Hai compreso ora perché è essenziale che il tuo bambino poppi attivamente al seno?

Ricorda: nessun prodotto erboristico o farmacologico è efficace ad aumentare la produzione senza rimozione frequente del latte!

Come capisco se il bambino si attacca correttamente al seno?

Ovviamente non devi sentire dolore! Un lieve fastidio è ammesso nei primi giorni post parto ma non il dolore o le ragadi indicano che il bambino, seppur magari esternamente ben attaccato, fa qualcosa di improprio con la lingua. Non esiste il callo al seno, non sopportare dolore o ragadi, chiedi aiuto competente! 

Per quanto riguarda il “drenare bene” il seno non basta vedergli muovere le tempie come si diceva una volta, la suzione e la deglutizione sono due cose diverse. Un bambino può succhiare ore e deglutire poco se lo fa in modo non efficace.

La deglutizione di solito è riconoscibile da un “escursione mandibolare maggiore”, nel senso che che è lenta e profonda e non un ciuccettare leggero e veloce. Di solito è udibile anche un lieve rumore. Inoltre il recupero del peso alla nascita e 3-4 cacche abbondanti al giorno che diventano gialle entro la settimana, un bambino sereno ma reattivo che cresce bene di peso (circa 200/250 gr a settimana nei primi tre mesi) ti dicono che tutto va bene. 

Anche il tuo corpo ti può dare dei segnali, come per esempio il seno ammorbidito dopo la poppata, formicolio o la perdita di latte dal seno contrapposto mentre il bambino poppa.

Ho abbastanza latte?

Spesso le neo mamme credono di non avere abbastanza latte perché abbiamo un po’ dimenticato quali sono gli istinti comuni dei neonati. Ecco di seguito alcuni atteggiamenti che potrebbero portarti erroneamente a credere di non avere latte a sufficienza

Il bimbo si sveglia appena lo metto giù

Dall’alba dei tempi i cuccioli d’uomo sono programmati per stare tra le braccia di chi li ha protetti. Hanno una specie di allarme che li mette in agitazione non appena si trovano soli ed immobili. Se il tuo bambino poppa efficacemente e nel primo mese e mezzo sporca 3-4 pannolini di feci gialle e cresce circa 200 gr a settimana probabilmente ha bisogno di contatto, l’uso di una fascia porta bebè potrebbe farlo diventare un angioletto!

È sempre attaccato!

Il tuo bambino, che sino a ieri era sereno ed appagato dopo le poppate, improvvisamente sembra sempre affamato e non si stacca mai dal seno?

Probabilmente si tratta di uno stratagemma inventato dalla natura per tenere alta la tua prolattina. Solitamente gli scatti di crescita che mettono più in crisi avvengono verso le 2-4-6 settimane ma sappiamo che i bambini non hanno l’orologio. Durano circa 2-3 giorni che puoi prendere come un’ottima occasione per stare sul divano con il tuo bimbo che poppa per leggere un bel libro o guardare la tua serie tv preferita, non avrai più tanto tempo per te!

La sera è una maratona al seno!

Si chiamano poppate serali o a grappolo: il bambino la sera potrebbe fare delle maratone al seno, stare due, tre ore attaccato o fare dieci poppate una di seguito all’altra.

Tutto normale, anzi i bimbi che possono andare al seno senza restrizioni la sera solitamente non hanno molte coliche! Si tende a fare confusione fra coliche e queste poppate e alle madri viene detto di non attaccare il bambino per non rendere difficoltosa la digestione. Nulla di vero: anche fossero coliche nel tuo latte ci sono endorfine (ed il bimbo stesso ne produce mentre poppa) che sono un potente antidolorifico!

Se il tuo bambino non sta crescendo adeguatamente, se lo vedi insoddisfatto dopo le poppate, se pensi di avere poco latte, se stai dando l’aggiunta e vorresti toglierla contatta una IBCLC, insieme potrete studiare la vostra situazione e trovare una soluzione!

Ausili all’allattamento materno

Anche attorno all’allattamento è fiorito un marketing, cerchiamo di destreggiarci scegliendo solo i prodotti realmente necessari.

Coppette assorbilatte

Alcune donne perdono molto latte specialmente nei primi mesi di allattamento, altre per nulla, ma questo non significa che queste ultime abbiano problemi di produzione… è solo una questione di guarnizioni 🙂

Se le perdite di latte ti infastidiscono preferisci coppette assorbilatte di stoffa lavabili da cambiare frequentemente ed evita quelle usa e getta con inserto di plastica perché aumentano il rischio di candidosi.

Meglio evitare anche le coppe rigide raccogli latte perché mantengono comunque umidità e, premendo, spesso fanno uscire ancora più latte non aiutando le donne con iperproduzione.

Esistono delle particolari membrane che aderiscono al capezzolo ed impediscono la fuoriuscita di latte, vanno usate solo ad allattamento ben avviato ed in assenza di ragadi, dolore od infezioni al seno. Per un uso corretto contatta la tua IBCLC

Paracapezzoli

Si tende ad abusarne perché è il modo più veloce per aiutare un bambino ad attaccarsi al seno, ma molto spesso grazie a tecniche di attacco particolari sono assolutamente superflui. Se già li usi contatta una IBCLC per aiutarti a toglierli e nel frattempo fai attenzione che la produzione rimanga adeguata perché possono fungere da “barriera sensoriale” tra la bocca del tuo bimbo e la tua pelle rendendo più difficili i riflessi di emissione e quindi lasciando più latte nel seno (attenzione alla crescita del bambino che deve rimanere abbondante sui 200/250 gr a settimana nei primi 3 mesi).

Il paracapezzolo dovrebbe essere della giusta misura per il capezzolo della mamma e la bocca del bimbo, fai attenzione che anche con il paracapezzolo è importante che il bambino sia attaccato in modo asimmetrico e profondamente e non si dovrebbe vedere parte della tettarella

Creme per dolori e ragadi

Non vi sono creme magiche per far sparire le ragadi, è essenziale correggere attacco e valutare la suzione. La lanolina favorisce una cicatrizzazione umida ma è sconsigliata in caso di lesioni batteriche o candida, non vi sono prove di efficacia indipendenti riguardo nessun preparato né per i paracapezzoli d’argento. Se la lesione è batterica è necessario valutare con il medico una crema antibiotica (il protocollo ABM suggerisce mupirocina al 2%). In caso di candida al seno è necessario un antimicotico efficace.

Reggiseni per l’allattamento

Non sono indispensabili, alcune donne si trovano bene con reggiseni sportivi. Fai attenzione ai reggiseni con ferretto o troppo stretti che possono causare fastidi e stasi del latte. Molto meglio un reggiseno in cotone organico. Aspetta alcuni giorni dopo il parto per comperarne, non sai che taglia avrai!

Cuscini da allattamento

Anche questi non indispensabili, anzi a volte rendono l’allattamento più complicato. Uno o più semplici cuscini da letto o divano ti potrebbero essere utili nel primo periodo dopo di che imparerete ad allattare con disinvoltura e semplicità.

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Non è indispensabile ma se stai cercando un cuscino da allattamento lo puoi trovare su Ecobaby 🙂

Tiralatte

Ce ne sono di diversi tipi e possono essere usati per scopi diversi: avviare l’allattamento se sei separata dal tuo bambino, se non si attacca al seno o non poppa con efficacia, fare una scorta per il rientro al lavoro ecc. Nei primi casi menzionati contatta una IBCLC che ti aiuterà con indicazioni appropriate al tuo caso, per un uso efficace del tiralatte e per un passaggio all’allattamento al seno.

I tiralatte possono essere manuali ed elettrici, questi ultimi si dividono in due categorie in base alle loro caratteristiche:

elettrici di piccole dimensioni, portatili ed ad uso personale (non sono progettati per uso promiscuo, fai attenzione all’acquisto di tiralatte usati da sconosciuti in quanto oltre a problemi igienico-sanitari possono essere anche deteriorati in quanto non progettati per un uso infinito)

professionali a noleggio, costano migliaia di euro e si trovano solitamente a noleggio nelle sanitarie e nelle farmacie. Hanno il motore racchiuso in una camera stagna che quindi non può essere contaminato da eventuali virus e batteri, sono perciò indicati per l’uso promiscuo. Devi acquistare un kit personale che solitamente ha una coppa di misura media. Attenzione che la misura della coppa standard sia giusta per te perché una coppa di misura inadeguata oltre a provocare dolore ai capezzoli/areola può non rendere la sessione di tiralatte efficace. Eventualmente in commercio si trovano coppe di diverse misure. Per capire qual è la misura adatta per te contatta una IBCLC nel frattempo tieni presente che una volta ben centrato il capezzolo nella coppa dovrebbe muoversi liberamente senza attrito e non dovrebbe entrare nella coppa troppo tessuto oltre al capezzolo. Eventuali fastidi, bruciori, rossori comparsi con l’uso del tiralatte possono indicare una misura inadeguata della coppa. Può essere d’aiuto ungere un po’ il capezzolo con dell’olio d’oliva extravergine spremuto a freddo (non oli di semi!). Usa il tiralatte alla massima potenza per te gradevole. Questi tiralatte hanno una frequenza ed una intensità di aspirazione più simile a quella di un bambino.

Il miglior tiralatte rimane comunque quello che estrae la maggior quantità di latte in quella determinata donna, ovvero quello più efficace per lei. Alcune donne, per esempio, sono “inibite” dal rumore del tiralatte elettrico ed ottengono migliori risultati con la spremitura manuale che comunque andrebbe usata per alcuni minuti dopo aver finito con il tiralatte per ottenere il massimo rendimento da questi ultimi.

Alcuni trucchi per rendere più efficace il tiralatte:

  • Massaggia il seno profondamente prima della sessione e aiutati spremendo con le mani durante la sessione di tiralatte
  • Stimola i riflessi di emissione (per alcune donne visualizzazioni, pensare al bambino e al suo profumo, ecc. per altre stimolare con le dita il capezzolo contrapposto al seno in cui c’è il tiralatte in uso)
  • Utilizzare un tiralatte ad attacco doppio o fare ping pong
  • Fare ping pong da un seno all’altro per ottimizzare il tempo di estrazione (senza guardare l’orologio stare ad un seno sino a che il latte esce con discreta facilità poi spostarsi all’altro e quando anche in questo il flusso rallenta molto ritornare al primo seno. Fare questi passaggi molte volte durante la sessione di tiralatte non solo una volta)
  • La durata totale della sessione dipende da come esce il latte dal tuo seno. Se vedi che una buona quantità esce velocemente all’inizio invece che fare sessioni molto lunghe in termini di tempo potrebbe avere più senso per te farle più brevi e più frequenti

Se qualcosa non va…

Per quanto sia una cosa naturale e istintiva, l’allattamento può avere degl intoppi. Per questo esiste una figura “magica”: la consulente per l’allattamento.

La consulente professionale in allattamento IBCLC (International Board Certified Lactation Consultant) è l’operatore con la più alta e specialistica formazione in allattamento, pronto ad affiancare la donna e la famiglia durante tutto il percorso dalla gravidanza al termine dell’allattamento, anche nelle situazioni più complesse.

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Una consulente dell’allattamento può risolvere la maggioranza dei problemi legati all’allattamento.

Si diventa IBCLC dopo aver superato un esame internazionale cui si accede solamente con selettivi requisiti. La certificazione va mantenuta nel tempo, ogni 5 anni si deve dimostrare di essere rimasti aggiornati ed aver partecipato ad un monte ore di formazione ed ogni 10 anni è necessario ridare l’esame.

Si può verificare l’effettiva certificazione di una consulente ricercando  il suo nome e cognome nel registrodell’IBLCE

Autore

Sono mamma di tre ragazzi: Gabriel, Gioele e Nina. Mi occupo di allattamento perché… non ho allattato il mio primo figlio nonostante lo desiderassi moltissimo. Non ho ricevuto sostegno e aiuto competente, ho allattato tre mesi con l’aggiunta e poi ho smesso. L’allattamento sereno e per lungo tempo degli altri figli mi ha immerso in un mondo nuovo e sono rimasta affascinata da come l’allattamento sia molto più che nutrire, di come potenzi le competenze genitoriali ed aiuti i bimbi ad esprimere tutto il loro potenziale psico-fisico-sociale. Per questo sono a disposizione per aiutare, ascoltare e comprendere ogni donna che desideri allattare (ma anche per quelle che consapevolmente decidono di ridurre o smettere). Sono consulente allattamento dal 2006 e nel 2009 mi certifico come IBCLC, da oltre 15 anni conduco corsi su allattamento, introduzione cibi complementari, sonno, ecc. modero gruppi di sostegno, formo mamme alla pari e operatori sanitari, sono docente del corso di formazione “Farmacia Amica dell’allattamento” del Melograno

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